Il Salone dell'Auto
Il Salone dell’Auto di Francoforte è uno degli eventi più attesi dagli appassionati di automobili e motori. La manifestazione, che si svolge con cadenza biennale e in alternanza all’altrettanta blasonata esposizione di Parigi, è giunta alla sua 62° edizione, richiamando centinaia di migliaia di visitatori provenienti da ogni parte della Germania e del mondo.
La manifestazione, che ufficialmente si chiama “Internazionale Automobil Ausstellung”, apre i battenti solitamente nel mese di settembre; ricopre una superficie complessiva di circa 225.000 metri quadrati, distribuita in 12 enormi padiglioni, nei quali si distribuiscono le varie case automobilistiche. Il centro fieristico si trova nella zona di Frankfurt Messe.
Solitamente, nei primi due giorni il salone espositivo è aperto soltanto alla stampa e ai giornalisti di tutto il mondo. Le numerose case automobilistiche, infatti, aspettano questo ed altri momenti di portata mondiale, per presentare le novità motoristiche o i progetti innovativi.
Non è casuale che una vetrina di primo livello, come il Salone dell’Auto, si trovi in una città tedesca. Non bisogna dimenticare che, alla fine dell’Ottocento, fu proprio in Germania che Benz progettò il primo modello di automobile; e come il paese teutonico sia riuscito a mantenere i primi posti mondiali nella produzione di vetture.
Nei primissimi anni del Novecento, parallelamente allo sviluppo dell’industria automobilistica e alla diffusione del nuovo mezzo di trasporto tra i ceti altolocati, si svolsero le prime piccole mostre con sede a Berlino. Con la tragica interruzione dovuta alla Grande Guerra, l’industria rivolse l’attenzione alla costruzione di macchine belliche, trascurando tutto il resto. Dal 1921 Berlino ospitò nuovamente la mostra, con altri nuovi modelli di auto e mezzi di trasporto. Frenata da una forte crisi inflazionistica a metà degli anni Venti, nel 1926 le vetture tedesche furono ammesse anche al mercato internazionale, consentendo una nuova fase d’espansione.
L’avvento al potere di Hitler, con i piani di riarmo e produzione industriale forzata, ebbe un notevole impulso anche per l’industria automobilistica. Risale al 1939, pochi mesi prima dello scoppio del conflitto, la presentazione al Salone di Berlino del Maggiolino Wolkswagen, altrimenti definito come “auto del popolo”.
Nel 1951, in pieno clima di guerra fredda, palpabile in maggior misura a Berlino, si decise di spostare l’esposizione a Francoforte, rimanendo qui fino ai giorni nostri.
Con il boom economico, le novità presentate si susseguirono a ritmi sostenuti. Nei primi anni ’60 iniziarono ad essere montate le cinture di sicurezza, come accessorio optional. Poi fu la volta delle prime pompe di benzina self-service. Pochi anni dopo venne presentata l’autoradio estraibile. Ma ciò che sconvolse gli equilibri del mercato mondiali fu, per la prima volta, il lancio di auto giapponesi al Salone di Francoforte.
Nel 1971 la kermesse automobilistica fu sospesa per le pesanti conseguenze dello shock petrolifero, che innalzò i prezzi dei carburanti. Nei primi anni ’90 si decise di inserire al Salone anche il settore delle moto.
Raggiungere la mostra automobilista è abbastanza semplice, poiché è collegata alla città da qualsiasi mezzo si decida di prendere: autobus, tram, taxi. Francoforte si raggiunge agevolmente con aerei di qualsiasi compagnia. Anche per gli alloggi, la città offre soluzioni alla portata di tutti. Per pernottare in alberghi o locali attigui al salone fieristico, è consigliabile prenotare con larghissimo anticipo.
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